1959
Trionfo della Rivoluzione
Il 1959 è per Cuba il trionfo della rivoluzione.
Gli avvenimenti si susseguono incalzanti: dopo la decisiva vittoria di Guevara a Santa Clara contro le truppe governative, nella notte del 31 dicembre il dittatore Fulgencio Batista fugge dall’isola.
Il 3 gennaio la colonna del Che entra a L’Avana e occupa la fortezza militare de “La Cabaña”, che domina la città. L’8 anche Fidel Castro raggiunge la capitale: i guerriglieri sono accolti da una folla festante.
Il 9 i genitori di Ernesto arrivano a Cuba e rivedono il figlio dopo sei anni.
Guevara riceve la cittadinanza cubana per gli alti meriti acquisiti durante la lotta di liberazione.
Il 17 maggio viene varata la legge di Riforma Agraria, di cui Guevara è uno dei principali artefici, che ha il compito di espropriare e ridistribuire la terra. Vengono subito confiscati i vasti possedimenti agricoli nordamericani.
Matrimonio!
Dopo il divorzio dalla prima moglie, Hilda Gadea, il 2 giugno Ernesto Che Guevara sposa Aleida March.
Fidel e Raúl Castro, con Camilo Cienfuegos, sono presenti alle nozze.
Gli sposi si erano conosciuti sulla Sierra dell’Escambray verso la metà del 1958, lui già comandante di una colonna e lei giovane e fervente rivoluzionaria. Aleida era diventata l’inseparabile assistente del Che, sempre al suo fianco anche durante i combattimenti.
In missione nel mondo
Guevara è ormai una delle figure di spicco della rivoluzione. Il 9 giugno viene messo a capo della prima missione all’estero del giovane governo cubano. La delegazione visita i Paesi della cosiddetta Conferenza di Bandung, che anticipa e prepara il Movimento dei Non Allineati. A 31 anni, il Che lascia L’Avana per 87 giorni e visita 12 Paesi, incontrando alcuni dei leader più importanti, tra i quali il presidente della Repubblica Araba Unita, Gamal Abdel Nasser, il Primo ministro indiano, Jawaharlal Nehru, il presidente dell’Indonesia,Achmed Sukarno, principale promotore della Conferenza di Bandung, e il presidente della Jugoslavia, Josip Broz Tito, uno dei leader della politica di “non allineamento”. Durante la permanenza in Giappone Guevara visita anche Hiroshima, rendendo omaggio alle vittime della bomba atomica.
Presidente del Banco Nacional de Cuba
Il 7 ottobre Guevara viene nominato responsabile del Dipartimento per l’Industrializzazione dell’Instituto Nacional de la Reforma Agraria (INRA). Di lì a poco riceve un secondo incarico istituzionale: il 26 novembre il Consiglio dei Ministri lo nomina presidente del Banco Nacional di Cuba. Si delinea subito il compito principale: la difesa della valuta. Il 28 dicembre, all’Università di Las Villas, viene conferita al Che la Laurea ad honorem in Pedagogia. Senza toga e in divisa verde oliva, Guevara dichiara di considerarla immeritata e di accettarla come omaggio all’esercito ribelle. Durante il suo discorso si rivolge direttamente ai « signori professori, miei colleghi » esortandoli « a dipingersi la faccia di nero, di mulatto e di campesino ». È un invito forte all’ambiente universitario, affinché accolga chi fino ad allora è stato escluso per ragioni razziali o economiche.